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È il più antico dei sacri monti italiani, modello per gli altri complessi sorti in seguito lungo l’arco alpino, nato nel 1491 dall’idea di Bernardino Caimi, il frate francescano che di ritorno da un viaggio in Palestina, pensò di riprodurre a Varallo quei luoghi e rievocare la Vita e la Passione di Cristo. La sacra rappresentazione si volge tra 45 cappelle, isolate o inserite in architetture più articolate, e viene portata in scena da 800 statue in legno e terracotta policroma a grandezza naturale e più di 4000 figure a fresco. Dal 2003 il Sacro Monte di Varallo è inserito nella lista dei beni di interesse mondiale tutelati dall’UNESCO.