Quando si parla del Due Mani, spesso ci sente chiedere, anche dagli indigeni : dov’e’ ?. E’ difficile essere qualcuno se si vive vicino a dei grandi e i grandi in questione sono: il Resegone e la Grigna. Quella presenza massiccia, quasi opprimente, che si avvicina sempre più alla strada salendo da Ballabio al Colle di Balisio è il Due Mani. Cosi’ come il suo nome è poco celebrato così le sue vie di accesso sono poco conosciute. Questa settimana abbiamo tentato con una sommaria descrizione del percorso di raggiungere la vetta lungo il sentiero N 30. Tentativo fallito perche’ durante la salita a causa delle lingue di neve che ancora ricoprono le sue pendici abbiamo perso la sequenza di bolli blu che indicano la via . Come e’ evidente dalla traccia del GPS abbiamo perso il sentiero in un canalone ancora ingombro di neve. Fallito , quindi, il tentativo di salire lungo il sentiero N 30, con un lungo traverso su uno scosceso pendio abbiamo raggiunto il sentiero N 34 che porta alla vetta lungo il crinale occidentale. Raggiunto il 34 nei pressi del bivacco Emanuela , ormai in vista della croce sommitale ci sono però mancate le motivazioni per raggiungere la cima, paghi del lavoro di ricognizione fatto. Ora, grazie a questa ricognizione, possiamo sognare di salire per questa via in un tardo pomeriggio di sabato, e trascorrere la notte che porta alla domenica nel bivacco semisferico in fibra posto in vetta con le luci della pianura sotto di noi. Sento che sarà un’esperienza bellissima.