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Il benvenuto è di quelli che lasciano senza parole, il soffice manto che ricopre ogni cosa, il fascino del lago di Sils che costeggiamo per un tratto, fino alla località Plaun da Lej. Lasciamo quindi l’auto e, imboccata a sinistra (a destra c’è il lago…) una comoda carrareccia, la seguiamo. In breve e con poca fatica, superando meno di 200 metri di dislivello tra i larici in veste invernale e con il panorama che si allarga, maestoso, sulle cime del Bernina, raggiungiamo Grevasalvas. Un luogo idilliaco, con le baite tradizionali armoniosamente adagiate sul candido pianoro, dove la fantasia ci riporta ad Heidi e alla solitaria abitazione del nonno. A Grevasalvas è ancora possibile respirare l’aria «di una volta» e gioire per l’incontro con la natura. E’ bello fermarsi al villaggio, vagare senza fretta tra le baite, come se il tempo si fosse fermato o addirittura ripiegato su se stesso, senza parlare del richiamo delle cime circostanti. Fausto ha creduto di riconoscere in una signora che e’ venuta al balcone a salutarci, la Heidi di un tempo, ma Fausto si sbaglia, Heidi non
abita piu’ qui. La sbarazzina ragazzina di un tempo, ormai diventata donna, si e’ traferita nella vicina St. Moritz, pare non abbia sposato un metalmeccanico e sbarchi il lunario al Casinò, non certo come guardarobiera.
Anche se Heidi non c’e piu’ andate a Grevasalvas, spingetevi su fino al piccolo abitato di Blaunca , non rimarrete delusi, parola di un inguaribile romantico.