Essendo un fedelissimo letttore di Mauro Corona avevo sentito’ piu volte nominare il Campanile di Montanaia, ma non avrei mai creduto che fosse cosi bello. Corona dice di esserci salito almeno 200 volte e, dato che la matematica non e’un opinione, questo vuol dire almeno 4 o 5 volte l’anno. Confortato da questo dato statistico mi aspettavo di trovare traccia del suo passaggio presso il Rifugio Pordenone. Chissa quante volte, mi ripetevo, Corona si sarà seduto in quell’angolo a meditare davanti a un bicchiere di rosso con il toscano spento tra le labbra. Ma per quanto sia stata minuziosa la mia ispezione alle foto sulle pareti, di Corona nemmeno l’ombra. Poi riflettendo meglio ho e’ realizzato che è nello stile del personaggio non lasciare tracce : un animale selvatico che vive in simbiosi con la natura si guarda bene da lasciare tracce pena la sua estinzione o l’estinzione del suo abitat e questo Mauro Corona lo sa bene.