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La settimana scorsa la mia guida tattica mi aveva parlato con toni entusiastici della Capanna Segantini, così questa mattina, vestiti i panni del lupo solitatio sono partito alla volta di Punt Muragl a pochi chilometri da Celerina, punto di partenza dell’escursione odierna. Come da consuetudine durante il tragitto sosta al Moresca (che nè dicano gli amici della Pell e Oss è meglio del Mastai ) per la colazione; poi su di nuovo verso la Val Bregaglia. Già sui tornanti del Maloia qualche fiocco di neve preannunciava l’evolversi della giornata. Attraversata la sonnolenta piana di St Moritz arrivo a Punt Muragl, freccia a sinistra e parcheggio davanti alla stazione della cremagliera. Calzati gli scarponi e messo lo zaino in spalla inizio a salire : non c’e in giro un’ anima viva. Già a metà della salita che porta alla stazione di arrivo della cremagliera sono costretto ad aiutarmi con i bastoncini per procedere piu’speditamente lungo il sentiero innevato. Quando piu’ tardi inizio a salire il versante orografico sinistro della Val Muragl la neve ha raggiunto i 30 cm cancellando tutti i riferimenti del sentiero che portano alla Segantini. Le uniche orme nella neve sono le mie e quelle di qualche stanbecco. Impossibile continuare. Mi guardo attorno sconsolato e vedo una persona che lentamente si sta aprendo un varco in neve fresca sull’altro versante della valle. Non so dove stia andando ma ha poco importanza; decido di ridiscendere e seguirlo. Lentamente calzando le sue orme mi avvicino sempre più senza mai raggiungerlo. Quando lo raggiungo dopo circa due ore, lui mi sta aspettando vicino a una palina segnaltica gialla. Ci stringiamo la mano, siamo a 2713 ai bordi del lago Muragl, ovviamente ghiacciato, le uniche presenze umane della valle oggi.