Descrizione |
L’imbocco della Val di Campo è situato nei pressi di
Sfazù (m
1622), piccola località sulla SS 29, di cui incontriamo prima (sulla
destra) l’albergo che le dà il nome, poi un ampio parcheggio (poco
oltre sulla sinistra) dove poter posteggiare la macchina.
Lasciato l’albergo si percorre inizialmente un paio di tornanti e,
arrivati al primo caseggiato della Colonia di Buril, (Colonia
infantile) invece di percorrere la strada sterrata che porta ai
rifugi, si imbocca a destra il sentiero a destra che indirizza per
Terzana (tempo 40 min c.a). Il sentiero si inoltra tra boschi
di abeti e larici, e dopo qualche leggera salita si arriva a un
dosso che ci dirige a sinistra su una mulattiera interna che
percorriamo per soli 20 m dove riprendiamo il sentiero a destra (
vedere segnaletica). Arrivati ai caseggiati di Terzana si percorre
il sentiero per 10 min per trovare l’indicazione che ci dirige a
destra, un po’ in salita.
Percorriamo il sentiero che dopo alcuni tratti in salita e
pianeggianti, si arriva dopo 20 min c.a. ad un’indicazione che
propone il rifugio Saoseo. Noi scegliamo di continuare verso i laghi
e, arrivati alla località di Saoseo (tempo 15 min c.a dalla
segnalazione) alcune pozze d’acqua molto carine ci anticipano la
prima meta, il Lago di Saoseo. Ci appare quietamente adagiato
in un ampio anfiteatro di monti, disteso su un letto di tronchi di
conifere; nei colori turchesi del lago si specchia la bicromia dei
boschi circostanti, il verde degli abeti e il giallo dei larici,
mentre a Ovest svetta la mole bianca del Bernina.
Riprendiamo il cammino in salita sul versante N del lago
(indicazione verso sinistra dopo una panchina sul lago) che scompare
alle nostre spalle, nascosto dagli alberi via via che procediamo.
Dopo un breve percorso (15 min c.a.) incontriamo un’indicazione per
il lago di Val Viola e per la località Camp; noi scegliamo di
proseguire a destra e dopo circa 5 min si raggiunge un sentiero
pianeggiante dove un’indicazione ci porta a destra verso il lago di
Val Viola.
Ora il paesaggio, in più parti pianeggiante, ci conduce al limite di
quota di crescita della flora arborea: qui si apre una seconda
grande conca naturale che ospita il Lago di Val Viola, forse
meno poetico del Lago di Saoseo a causa dell’ambiente più brullo in
cui è collocato.
L’ambiente circostante è
aperto e riposante, dominato, ma in
lontananza dalle dentellate creste della Cima di Saoseo a Sud-est e
del Cono di Campo e del Pizzo Paradisino a Nord-ovest. Per il
ritorno torniamo sui nostri passi fino al segnavia che indica a
sinistra il lago di Val Viola. Quì proseguiamo diritti iper il
comodo sentiero sin discesa che ci porterà al rifugio Camp e poi al
rifugio Saoseo ed infine a Sfazù.
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