Descrizione |
Dalla
Stazione di Novate Mezzola, traversato il paese si raggiunge in
breve il sentiero (0.15 h) che porta alla località di San
Giorgio. Con una lunga serie di serpentine attraverso il bosco.
il sentiero ben tracciato porta senza troppa fatica al piccolo
borgo (m.748 - ore 1.00), situato su di un panoramico balcone.
Esso merita una visita con tutta calma, la sua suggestione
deriva dalla posizione, dal fatto che, come il vicino paesino di
Codera, &ehgrave; abitato tutto l'anno pur privo di strada, e
per il grande masso avello legato alla leggenda di San Giorgio e
del suo drago. Oltrepassato il piccolo cimitero, si prosegue in
leggera salita fino a raggiungere il "tracciolino" (m.920 - ore
0.15), dove inizia la parte più bella dell'intera escursione, e
non solo perchè pianeggiante. Piegando a destra si prende questo
caratteristico sentiero che, dopo un breve tratto ci concede una
vista bellissima sul sottostante lago di Novate, sul Pian di
Spagna, sul Legnone e oltre..Di tanto in tanto si incontra
qualche galleria e questo rende ancor più interessante e
divertente il percorso. Raggiunte alcune condotte forzate
ricompaiono i vecchi binari a scartamento ridotto tuttora
utilizzati dagli addetti della società elettrica; seguendoli, si
arriva a una galleria illuminata, oltre la quale si esce in Val
dei Ratti. All’uscita della galleria ci si trova ad un bivio, in
quanto dai binariche proseguono verso sinistra si stacca una
derivazione, verso destra, che conduce, dopo un breve percorso,
al punto di arrivo del carrello che sale dalla centrale Sondel
di Verceia. Se abbbiamo un po’ di tempo, possiamo raggiungere
questo punto e, seguendo una stradina, salire ai resti degli
edifici costruiti per ospitare gli operai che hanno lavorato
alla costruzione del tracciolino e della centrale. Nei pressi
del punto di arrivo del carrello parte anche, segnalato da
segnavia bianco-rossi, un sentiero che scende, ripido, sul
fianco montuoso, fino ai Crotti di Verceia. Il tracciato non è
sempre evidente, ed in qualche tratto è anche un po’ esposto,
per cui va eventualmente percorso con grande cautela. Se invece
vogliamo portare a termine il Tracciolino, torniamo al bivio e
riprendiamola traversata del fianco montuoso verso la casa dei
guardiani del bacino della Val dei Ratti. Il tracciolino si fa
qui più largo e più panoramico, in quanto ci permette di gettare
ampie occhiate sull’alto Lario, sul lago di Novate e sulla
Valchiavenna. Alcuni ponti ci permettono di superare modeste
vallecole laterali e qualche galleria paramassi rende più sicuro
il cammino. Alla fine, dopo un’ultima curva, appare al nostro
sguardo la casa dei guardiani: qui potremo trovare persone
sempre disposte a fornirci qualche indicazione sull’opera e
sulle sue caratteristiche. Poche decine di metri oltre la casa,
il tracciolino intercetta la mulattiera che da Verceia sale
verso Frasnedo (m.1225), il centro principale della valle, i
binari proseguono poi fino allo sbarramento artificiale. Vale la
pena di allungare l’escursione di qualche minuto per ammirare il
muraglione della diga che chiude una paurosa forra della valle.
Torniamo quindi all’incrocio, lasciamo il tracciolino e
percorriamo in discesa la mulattiera, che, in breve, ci condurrà
a Verceia. Possiamo tornare da qui a Novate utilizzando la
ferrovia o, se abbiamo un’autentica tempra di camminatori,
percorrendo qualche chilometro a piedi.
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