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Descrizione

 Partenza
 Carona ( 1110m )

Coord. inizio sentiero :

Lat:

Lon:

 Arrivo   Pizzo del Becco ( 2507 m )
 Dislivello   1400 m salita
 Difficoltà   EE
 Tempo   3h
 Segnaletica  
 Cartografia  
 Descrizione

Dal rifugio dei Laghi Gemelli (1.968 m - Carona) si scende e si attraversa l'ampia diga di contenimento delle acque dei Laghi Gemelli. Per la bella e larga mulatra si contorna tutto il versante nord occidentale verso il Lago Colombo (2.051 m). Si attraversa il bel manufatto e sulla sponda opposta si scende una cinquantina di metri lungo il sentiero che proviene dal Lago Marcio: Subito a destra si apre un sentierino che si inerpica regolarmente sui pendii erbosi che sorreggono il Pizzo del Becco. Dopo un tratto in direzione est il sentiero svolta in direzione ovest e va a raggiungere la conca caratterizzata da ampi macigni, sotto uno dei quali e' stata ricavata la caratteristica Baita del Teciu' (tecione sulle carte quota 2.175 m circa).Appena dopo il secondo grande masso una traccia conduce in alto sui ghiaioni: alcune segnalazioni in rosso e' il sentiero piu' evidente conducono alla base di uno stretto caminetto. Qui incominciano le catene fisse: ci si inerpica per il caminetto, poi una placca verticale che viene vinta a forza; infine ancora a tratti verticali ma piu' facili conducono fuori dalle difficolta'. Il tratto attrezzato e' di circa 70/80 metri. Piu' sopra si continua in un canale erboso per un sentierino assai ripido e si sbuca sulla cresta est in prossimita' di una stretta forcella. Per la cresta si supera un primo facile torrioncino, poi ci si abbassa di nuovo, infine si percorre tutta la cresta per evidenti tracce in alcuni punti attrezzata, fino a raggiungere la vetta (2.507 m). Croce in ferro e libro di vetta. Dislivello della parte di arrampicata circa 250 metri. Per la discesa, in alternativa alla via della salita, si può percorrere tutta la cresta est fino ad un colletto che separa la vetta dalla pronunciata anticima. Senza salire l'anticima si attraversa sul versante nord/ovest, sovente su un ripido nevaio, fino a contornarla e uscire cosi' al Passo di Sardegnana (2.326 m) da dove facilmente si scende di nuovo al Lago Colombo.


 


 Note