Descrizione |
L'itinerario
segue inizialmente la bella mulattiera contraddistinta dal segnavia n.
106 del C.A.I. e si snoda tra fitti boschi e ripidi prati ancora ben
curati, costeggiando un minuscolo ruscello. Vecchie baite e caselli per
il deposito del latte e dei formaggi si susseguono lungo la mulattiera
a testimonianza della secolare presenza dell'uomo e dell'attività da
sempre praticata. Il percorso, dapprima abbastanza comodo, si fa via
via più impegnativo e di tanto in tanto presenta tratti di ripida
ascesa, finchè, dopo un'ora e mezza di cammino porta al piede
dell'alpeggio Val d'Inferno, uno dei più estesi dell'alta Valle
Brembana con i suoi 280 ettari di superficie totale, di cui 150 adatti
al pascolo e il resto cespugliati, incolti o
parte all'inizio della Valle d'Inferno (segnavia 106) che si percorre
tutta in salita costante fino alla Cima Fontane. Si sale ulteriormente
su sentiero impegnativo fino alla Bocchetta d'Inferno cui si giunge in
circa 2,30 ore. Il sentiero (segnavia 105) ridiscende verso il lago
d'Inferno per costeggiarlo fino alla bocchetta di Varrone dove si
arriva in circa 40 minuti. Si segue infine verso sinistra per arrivare
al rifugio in pochi minuti. (circa ore 3 e mezza)
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