Anche stavolta e’ andata buca. Ogni volta che vado a scarpinare in Val Masino, in cuor mio, spero di incontare il “Gigiat” . Se il grande Messner ha incontrato lo Yeti in Himalaya , perche’ non potrei incontrare io, nel mio piccolo, tanto per non essere da meno, il Gigiat in Val Masino. Ma ci pensate Emilio Fede , casualmente ad Arcore , si fionderebbe a Vimercate per intervistarmi.
L’escursione odierna, seppur nella sua brevità e ridotto dislivello, e’ stata molto bella per due motivi : la prima e’ aver conosciuto Renato dei ” PELL E OSS di Monza “, senza ombra di dubbio la persona piu’ carismatica del gruppo, che ho ascoltato incantato per circa due ore in piedi, dimenticandomi di avere lo zaino sulle spalle. La seconda, per usare un espressione di Renato, “dè ciapà i misur ” cioe’ di rendermi conto di quante interessanti escursioni si possono fare avendo come base il Rif. Benvolo. Tanto per citarne alcune : Lago di Goletta, Punta Basei, Col della Nivoletta. Adesso che gli obbiettivi sono stati inquadrati non resta che armarci e partire,con lo zaino in spalla naturalmente.
A tutti gli amici, che come me, sono appassionati di gnomonica , segnalo il singolare utilizzo della meridiana ( riprodotta nella foto ) posta sulla gronda del Rif. di Orimento. L’ iscrizione sul qudrante ( forse non ben leggibile nella foto ) ne spiega l’utilizzo : “Quand l’umbra dal fer là riva chì, fem la pulenta le’ mesdi” . Traduco e spiego: Quando l’ombra dello gnomone ( dal fer ) arriva a toccare la linea meridiana ( chì ), facciamo la polenta perche’ e’ mezzogiorno. Per gli amici gnomonisti aggiugo che si tratta di una meridiana con gnomone ad assostilo posto su quadrante declinante a Ovest. Sulla precisione della realizzazione non posso esprimermi, c’era troppa nebbia quel giorno, quello che posso assicurare è che comunque c’era profumo di polenta nel rifugio.
Crinale del Pizzo della Croce
Saltata la prevista ecursione sulla cima dell’ Adula, nella giornata di sabato, nella speranza di ricevere una proposta alternativa, ho fatto la posta a un telefono che non suona mai. Ma ormai prossimi all’ora in cui le carrozze diventano zucche e i cavalli bianchi, topolini, ho steso sul tavolo alcune cartine topografiche e ho incominciato a scarabocchiare. Risultato un percorso ad “otto” che partendo dal Rifugio Giuseppe e Bruno ( Val d’Intelvi ) arriva in vetta al monte Generoso dopo aver percorso il lungo crinale del Pizzo della Croce. Peccato che dalla cima ogni non si poteva rimirare niente, ma dato le previste condizioni metereologiche, a questo ero preparato.
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Durante l’ultima escursione ho avuto modo di constatare quanto sia confortante la presenza degli ometti di pietra disseminati lungo il percorso. Come i fari nelle notte buia guidano il marinaio verso il porto sicuro, cosi’ gli ometti di pietra guidano l’escusionista verso la meta e lo rassicurano lungo il percorso. Una presenza rassicurante che nasce dalla consapolezza che l’unico essere animale in grado di farli e’ l’uomo. Per quanto mi sforzi di pensare non riesco a trovare nessun
altro animale in grado di fare altrettanto. E’ proprio il caso di dire: L’uomo che animale.
all’Escursioni
Da questa settimana rendo disponibile un nuovo modo per visionare le foto, senza dover preventivamente fare click ogni volta sul relativo “thumbnail” per ingrandire la foto. Come noterete visitando il link dell’ultima escursione, ho inserito tra i bottoni gialli alla sinistra dello schermo uno nuovo, denominato Slide Show, premendo il quale vengono mostrate con una cadenza di 5 secondi tutte le foto che troverete nel modo usuale, nella successiva sezione fotografica. Per rendere piu’ piacevole la visione, ho inserito un sottofondo musicale. Quindi occhio, se avete l’abitudine di concedervi, ogni tanto, una breve pausa in ufficio visitando il mio Blog, prima abbassate l’audio, il capo è sempre in ascolto. Siete curiosi ?
Se volete lasciare un vostro commento, positivo o negativo che sia, premete Comments qui sotto e scrivete nell’apposito spazio le Vs osservazioni, poi premete il tasto “Submit Comment”. ogni suggerimento sarà ben accetto.
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In attesa che elabori la traccia GPS , selezioni le numerose foto e completi le schede descrittive del percorso, fatevi un idea del sentiero 571 con questa video clip musicale.
Avete mai provato a contare le cime che costituiscono il profilo del Resegone ?
Io, molte volte, senza mai riuscirvi. Anche il Manzoni, penso abbia fatto la stessa cosa molte volte con lo stesso risultato. Nel suo “romanzo”, infatti si limita a definirle come “cime ineguali note a chi e’ cresciuto tra voi” senza specificarne il numero. Se e’ difficile contarle da Lecco, forse e’ piu facile farlo percorrendo i sentieri 571 e 582 che ne seguono il profilo. Infatti, mente il 571, ne segue il profilo destro, dalla Valcava al Rifugio Azzoni, il 582, ne segue quello di sinistra dal Passo del Giuf al Rif. Azzoni.
Meta dell’escursione odierna il sentiero 571.
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Le
immagini del video sono in sequenza cronologica del percorso