Laghi Gemelli

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“Sono le condizioni peggiori che rendono le cose straordinarie”, così almeno recita una pubblicità di una famosa casa automobilistica tedesca. Così, ieri, mentre ripetevo mentalmente questo slogan, ho rotto gli indugi e sotto una pioggia battente ho presola testa della fila per scendere speditamente a valle. Fatte poche centinaia di metri sono sprofondate fino al ginocchio  nella neve suscitando l’ilarita’ di chi mi seguiva. Credetimi, le condizioni peggiori non rendono le cose straordinarie le rendono solo “fantozziane”

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Passo Branchino

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E’ sempre difficile prepare lo zaino in questo periodo, non si sa mai cosa mettere, non si sa mai in che condizioni sara’ il sentiero. Fausto, per non sbagliare, oggi  si e’ portato tutto : Ciaspole e ramponi, io più fiducioso solo i ramponi e per fortuna che li abbiamo portati. Sebbene in pianura gli alberi sono gia’ in fiore, in montagna la primavera e’ ancora di la’ da venire . Bisognera’ aspettare ancora qualche mese prima che la sagoma ovale bianca della foto si trasformi in un azzurrissimo  laghetto di montagna.

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Da Somana al Rif. Bietti

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Se mi chiedessero di descrivere con una sola parola l’escursione odierna userei il termine del dialetto comasco ”una sturgiuda”. Dal momento che non riesco a trovare un corrispettivo vocabolo della lingua italiana  che possa rendere ugualmente l’idea, vi fornirò alcuni dettagli in modo che ognuno possa farsene una. 1320 mt di dislivello per lo piu’ nel bosco (che noia ), 4 ore x la salita e 3 ore e mezza per la discesa,  gli ultimi 50 mt di dislivello con la neve che a volte inghiottiva tutta la gamba e, per finire trovare il rifugio chiuso. L’unica consolazione : aver raggiunto la meta nonostante tutto.

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Così è più divertentente scendere

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  Quando fu scritta la musica che fa da sottofondo a questa video clip, il parapendio non era ancora stato inventato. Negli anni a  seguire c’e stato chi ” Voleva portare i pantaloni “, chi affermava  ” Sposero’ Simon Le Bon” e chi semplicemente ha continuato a sognare di volare, quel qualcuno sono io. Un desiderio mai soddisfatto nel modo sognato, ma ancora vivo che suscita ammirarazione e, forse anche  un po’ di invidia, verso coloro che l’hanno realizzato