The power to be different
La simpatia di un giovane sorriso
La simpatia di un giovane sorriso
L’Alpe Pedriola , dove sorge il Rif . Zamboni e Zappa e’ cosi bella da sembrare una ricostruzione cinematografica. La splendita piana verde , il torrente che l’attraversa, le rocce disseminate qua e la’ come in un giardino Zen, il ponticello sul torrente che accede al rifugio, tutto è cosi perfetto da sembrare falso. Unica nota stonata di ieri, il tecnico delle luci che non ha saputo illuminare degnamente le alte vette del Gruppo del Rosa, che fanno da cornice a questo meravigliosa scenografia.
una singla immagine
Lhasa 1949
La Storia non fa che ripetersi……………..
(Sette anni in Tibet)
Come ricorderete il 15 ottobre 2007 terminò il servizio della funivia dei Piani d’Erna. Martedì 10 giugno 2008 , sono arrivate le nuove cabine che verranno collocate nelle prossime settimane sull’impianto che ITB sta rinnovando per conto del Comune di Lecco. Le due vetture – realizzate in lamiera di lega leggera – sono dotate di ampie vetrate che consentono di spaziare con la vista su Lecco e sul lago (visibilità ai piedi). Le cabine viaggeranno alla velocità di 10 metri al secondo e saranno in grado di trasportare venticinque persone per tratta (oltre al vetturino) con una portata oraria di oltre 300 persone. Tra gli optional si segnalano le porte automatiche, il climatizzatore per il periodo estivo, la presenza di monitor lcd per la diffusione di informazioni e, infine, dvd, cd e radio. La messa in servizio dell’ impianto e’ prevista per la fine di luglio. A prestro, naturalmente con lo zaino in spalla , sulle nuove telecabine del Resegone.
Nesuno si stupirebbe, camminando sugli alpeggi svizzeri di incontare Haidi, mentre lascia un po’ perplessi incontrare una copia di lama. Ma che ci fanno due lama in Val di Cama ? Pare, dico pare, almeno a detta delle due ragazze che li accudiscono, a tener compagnia ai greggi di pecore, sembra che la presenza dei camelidi stimoli il gregge a stare unito anche in assenza del pastore.
Quello che vedete nella foto è un esempio di Stone Balancing. La foto è stata scattata nei pressi del Rif. Nicola. Lo “Stone Balancing” è una disciplina mentale rivolta a porre in equilibrio pietre e massi di varia forme senza alcun supporto ulteriore a quello della forza di gravità. Il balancing ha una stretta relazione con la pratica ZEN, sia nell’esecuzione che nel risultato, in quanto è essenzialmente un viatico per la meditazione, l’aumento della sensibilita’ mentale e la percezione dello scambio di energia tra il soggetto e la pietra da porre in equilibrio. Qualcuno definisce lo Stone Balancing una nuova avanguardia artistica. Sarà vero ? Non lo so, comunque e’ bello trovarle là dove meno te lo aspetti.
Per defaticare le gambe dallo sforzo di ieri, oggi sono salito ai Piani di Artavggio in funivia e, dopo una breve camminata , sono giunto nella conca tra lo Zuccone Campelli e il Sodadura. Con mia grande gioia ho visto sventolare sui pennoni dei due rifugi, unitamente alla nostra, la bandiera del Tibet. Un gesto di solidarietà degli operatori della montagna al “Popolo della Montagna” per antonomasia. Mi unisco con questo mio post ( a cui ne seguiranno altri ) alla così ben sbandierata solidarietà dei nostri rifugisti. Unisciti anche tu, lascia un messaggio di solidarietà nel mio Guest-Book
Approfittando della tregua del maltempo che ci affligge ormai da molte, troppe, settimane, oggi siamo saliti al Rif. Olmo ai piedi della Presolana. Escursione che pur non presentando difficoltà particolari è da ritenersi faticosa per via del consistente dislivello. Percorso ad anello fatto in senso orario ( vedi cartina ), con la discesa lungo il sentiero 318, sconsigliato a chi non ama bagnare gli scarponi.
Link all’Escursioni
“If at first you don’t successed, try , try again “. Ci sono voluti due tentativi a un anno di distanza l’uno da l’altro ma finalmenti siamo arrivati quà. Nonostante le pessime condizioni metereologiche che hanno carattterizzato i due tentativi questa volta c’e l’abbiamo fatta. Bagnati fradici dalla testa ai piedi abbiamo potuto esclamare in ticinese “Finalment ghe sem”.