Lej Muragl – Engadina (CH)

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Muottas Muragl

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La settimana scorsa la mia guida tattica mi aveva parlato con toni entusiastici  della Capanna Segantini, così questa mattina, vestiti i panni del lupo solitatio sono partito alla volta di Punt Muragl  a pochi chilometri da Celerina, punto di partenza dell’escursione odierna. Come da consuetudine durante il tragitto sosta al Moresca (che nè dicano gli amici della Pell e Oss è meglio del Mastai ) per la colazione; poi su di nuovo verso la Val Bregaglia. Già sui tornanti del Maloia qualche fiocco di neve preannunciava l’evolversi della  giornata. Attraversata la sonnolenta piana di St Moritz arrivo a Punt Muragl, freccia a sinistra e  parcheggio davanti alla stazione della cremagliera. Calzati gli scarponi e messo lo zaino in spalla inizio a salire : non c’e in giro un’ anima viva. Già a metà della salita che porta alla stazione di arrivo della cremagliera sono costretto ad aiutarmi con i bastoncini per procedere piu’speditamente lungo il sentiero innevato. Quando piu’ tardi inizio a salire il versante orografico sinistro della Val Muragl la neve ha raggiunto i 30 cm cancellando tutti i riferimenti del sentiero che portano alla Segantini. Le uniche orme nella neve sono le mie e quelle di qualche stanbecco. Impossibile continuare. Mi guardo attorno sconsolato e  vedo una persona che lentamente si sta aprendo un varco in neve fresca sull’altro versante della valle.  Non so dove stia andando ma ha poco importanza; decido di ridiscendere e seguirlo. Lentamente calzando le sue orme mi avvicino sempre più senza mai raggiungerlo. Quando lo raggiungo dopo circa due ore, lui mi sta aspettando vicino a una palina segnaltica gialla. Ci stringiamo la mano,  siamo a 2713 ai bordi del lago Muragl, ovviamente ghiacciato, le uniche presenze umane della valle oggi.

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Sentiero delle Anime

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Traversella

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La denominazione Sentér dj ‘anime ha radice etimologica nell’antica tradizione orale delle popolazioni di Traversella riferita alle misteriose incisioni rupestri che si incontrano sul sentiero che si sviluppa sul versante orografico sinistro del torrente Chiusella dalla

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località Roncole a Piani di Cappia.Leggenda vuole che per questo itinerario passassero le anime dei morti e che per tale motivo i pastori non potessero collocare i recinti per le greggi nelle sue immediate vicinanze al fine di evitare che gli animali venissero spaventati dal frequente transito delle anime. Altra leggenda, assai coerente con antiche abitudini, racconta che le persone anziane giunte alla fine della loro vita, dopo un lauto pranzo, si lasciassero precipitare sulle sottostanti ripe del sentiero. C’e poi una nuova scuola di pensiero che attribuisce a Massimo, nostro odieno capogita, la paternità delle incisione e d’intesa con la Pro loco abbia favorito il nascere di leggende meptropolitane attorno ad esse al solo scopo di creare un percorso che potesse catturare l’interesse di un gran numero di

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escursionisti. Noi apparteniamo a questa scuola di pensiero.

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Nuova via sul Grignone

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Grignone

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Dopo l’analisi computerizzata della traccia Gps possiamo affermare senza ombra di dubbio che domenica 4 ottobre 2009 è stata aperta una nuova via sul versante Nord del Grignone. Gli ignari protagonisti dell’impresa, i noti escursionisti della domenica Federico e Flavio, in poco piu’ di 3 ore sono saliti dal Cainallo al Rif Brioschi per un’ inedita via che verra’ ascritta negli annali dell’ escursionismo domenicale come ” Variante Mariuccia”.

Rif. Brioschi

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Grignone

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Pensavo di essere salito in cima al Grignone per la Via del Nevaio, invece guardando la traccia registrata del GPS e’ evidente che ho deviato a destra prima del dovuto su un

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sentiero non riportato in mappa che si congiunge al sentiero N 25 poco prima delle catene del Brioschi. Se non fosse per gli evidenti segni lasciati da altri escusionisti che mi hanno preceduto lungo quella traccia, potrei sempre dire di aver aperto una nuova via, ma in realtà non è cosi.

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Bivacco Cecchini

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Bivacco Cecchini

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Sono salito al bivacco Cecchini convinto di trovare il classico bivacco d’alta montagna in lamiera verniciato di rosso, invece al suo posto ho trovato una costruzione in legno simile a quei manufatti in legno in vendita da Castorama per il ricovero degli attrezzi da giardino. Che delusione, anche i bivacchi non sono più quelli di una volta. Certamente questi sono piu’ confortevoli, riparano meglio dal freddo e dal vento, sono dotati di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, ma non hanno più il fascino dei vecchi bivacchi rossi. Comunque, Il bivacco sorge quasi alla testata della Val Loga, sul crinale spartiacque con la Valle Schisarolo, di fronte al versante Nord del Pizzo Ferré e

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al suo ghiacciaio. Di fronte la vista spazia sul gruppo del Suretta , mentre a fondo sono visibili l’abitato e il lago di Montespluga.

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Orobie, dal 2010 tutti i sentieri in un Gps

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E’ in arrivo una nuova cartografia digitale di tutta la rete sentieristica delle Orobie. La sezione bergamasca del CAI ha infatti siglato un accordo con una famosa azienda del settore della navigazione digitale, a cui consegnerà i tracciati Gps degli oltre 2mila chilometri di percorsi di competenza nella provincia. L’azienda è la Garmin, marchio di livello mondiale nel settore della navigazione digitale. A partire dai primi mesi del 2010 la società metterà sul mercato

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il nuovo prodotto cartografico che comprenderà gli oltre 2000 chilometri di sentieri che si estendono sulle Alpi e le Prealpi orobiche bergamasche.Il Club Alpino Italiano di Bergamo infatti, metterà a disposizione dell’azienda i tracciati Gps di tutti i sentieri di propria competenza nella provincia e con questi dati Garmin Italia arricchirà la sua cartografia topografica specifica del territorio italiano.”La sicurezza in montagna è il primo ingrediente di ogni buona escursione, camminata e scalata” ha dichiarato Paolo Valoti, presidente del CAI Bergamo. L’idea di utilizzare la tecnologia e la strumentazione digitale ha l’obiettivo di sviluppare questa filosofia di fondo, mettendo a disposizione di ogni appassionato della montagna la conoscenza e le informazioni sulla rete sentieristica per ampliare le possibilità di frequentare consapevoli e sicuri le splendide Alpi Orobie bergamasche.

SkyMarathon – 9° Trofeo Scaccabarozzi

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SkyMarathon

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Meta dell’escursione di questa settimana è la salita al Rifugio Brioschi lungo il sentiero n 25 la così detta  “ Via della Ganda” dal Cainallo alla cima del Grignone. La scielta della meta è stata dettata dal fatto che ieri lungo le pendici della Grigna si è disputata la nona edizione del Trofeo Scaccabarozzi. Il tracciato con i suoi 43 Km  e un dislivello relativo di 3200 m si snoda lungo le tradizionali vie di collegamento degli 8 rifugi posti sul massiccio lecchese. Un prova massacrante per veri Skyrunner.

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Il mio partner virtuale

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Quello che all’inizio avevo definito l’oscuro oggetto del desiderio ora, dopo averlo usato un po’, è divenuto a pieno titolo il partner virtuale delle mie escursioni. Per soddisfare la curiosità di chi mi ha chiesto di mostrarglielo ho inserito in questo post un video promozionale della Garmin inglese reperito su YouTube. In questo video viene definito come il GPS per l’ “Ipod Generation”, ma anch’io, che certo non sono di questa generazione, trovo rassicurante averlo sempre con me.

Quell’oscuro oggetto del desiderio – 2ª parte

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La volta scorsa abbiamo iniziato parlando delle mappe digitale, continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dell’ oscuro oggetto del desiderio definendo altri elementi fondamentali per il funzionamento del GPS cartografico.

I Waypoints sono punti individuali, descritti per mezzo delle loro coordinate geografiche (Latitudine e Longitudine) e determinano univocamente  la posizione di un dato punto sul globo terrestre. Vengono usati per memorizzare sulla mappa digitale la posizione di un rifugio, di un bivacco, di una fontana o piu’ in generale servono a definire  un riferimento.

Le Routes sono una serie di  Waypoints uniti tra loro in ordine sequenziale in modo da formare una spezzata poligonale che approssima al meglio il sentiero che si intende seguire. I Waypoints  costituenti la Route sono quindi  i punti  estremi dei segmenti rettilinei che costituiscono la nostra spezzata poligonale. In altre parole sono i punti in cui il nostro sentiero cambia direzione.  La Routes vengono  tracciate sul PC, cosi’ come i vecchi uffficiali di marina,  tracciavano con i riga e compasso la rotta sulle loro carte nautiche. Una volta verificata la correttezza della Route questa viene caricata sul nostro GPS cartografico.

Le Tracks, infine, sono generate durante l’escursione memorizzando punto per punto a intervalli regolari le coordinate geografiche del nostro percorso. E’ superfluo aggiungere che le coordinate geografiche di cui stiamo parlando sono quelle fornite dai satelliti GPS.  Se seguiremo fedelmente la Route caricata sul nostro ricevitore GPS e non incontremo lungo il percorso ostacoli naturali che ci costringono  a deviare, la nostra Track coinciderà esattamente con la nostra Route.

Avrete gia’ intuito le Tracks che possono essere trasformate in Routes e divenire cosi’ le  guide virtuali esperte  delle nostre escursioni.  In un prossimo futuro, con la diffusione dei GPS cartografici non sentiremo più dire : “Ho perso il sentiero ” perchè sara’ l’esperienza memorizzata nelle Tracks  e tramessaci attraverso  le Routes a guidarci lungo la via. Un avvertiemento :  Se non volete che il vostro Gps venga colto da amnesia proprio nel momento meno opportuno, controllate sempre la carica delle pile del vostro GPS prima di mettervi lo zaino in spalla. E’ proprio nei momenti meno opportuni  che viene sempre confermata la validità delle leggi di Murphey.