Quel desiderio di restare in vetta

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Antonio Artaud disse: “Nessuno ha mai scritto, dipinto scolpito, fatto musica o quant’altro, se non per uscire di fatto dall’inferno”. Aggiungerei altre cose per uscire di fatto dall’ inferno ma ne basta una : salire montagne. Si va sulla vetta di un monte non per pompare i muscoli bensì per alzarci dal pantano, sollevarci un poco, uscire fuori con la testa come talpe a primavera.E da lì respirare, annusare l’aria, guardare in alto più vicini a quell’alto. E poi proprio come le talpe, tornare nelle tenebre. Si vuol restare sui monti perchè la società ci ha stancati, delusi e avviliti. Lassù ci sono meno ruffiani. Lassù si trova un pò di serenità, di pace, si stacca la spina, ci si isola, si scappa finalmente dal giornaliero recitar la parte. La montagna non è invidiosa né gelosa, non fa domande, non cerca potere né vendetta. È come una mamma sulla quale giocano, si nascondono, cercano calore figli adulti. Ogni tanto la vecchia madre sbadiglia, si stiracchia, tossisce, qualche bambino rotola giù. Qualche altro soffoca sotto la sua mole come un pulcino sotto la chioccia. Ma di questo la montagna non ha nessuna colpa. La montagna accoglie, come un grembo. Ecco perché molti alpinisti vorrebbero sepoltura sui monti. Per restare tra le braccia di qualcuno che ci ha fatto posto senza chiedere niente in cambio. E anche per stare in mezzo al bello. ».

La Funicolare Como – Brunate compie 120 anni

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L’11 novembre 1894 è stata inaugurata la Funicolare di Como-Brunate. Nello stesso anno nasceva anche mio nonno Filippo che piu’ tardi nel 1920 prese servizio in qualità di manovratore alla Funicolare vi rimase fino a quando fu collocato in pensione. Gli subentro mio zio Giuseppe e per una vita intera il suo compito fu di far salire e scendere le carrozze della “Funi. Ufficialmente oggi si celebrano i 120 anni di vita della Funicolare, buona parte di questi segnarono nel bene e nel male il destino di due membri della mia famiglia.120 anni di ininterrotto servizio, un vero record, durante il quale questo impianto fu modernizzato più volte con tutte le innovazioni tecnologiche epocali del 900. Inizialmente l’argano era mosso da una macchina a vapore posta nella stazione di Brunate e il tempo impiegato per coprire i 1074 m del tracciato e i 493 m di dislivello era di 20 minuti. Con il passaggio alla trazione elettrica, nel 1911, il tempo di percorrenza si ridusse a 14 minuti e nel 1932 con la messa in opera di un nuovo argano questo tempo si ridusse agli attuali 7 minuti. Anche le carrozze furono sostituite in media ogni 20 anni. Quelle attuali, contraddistinte dai numeri 12 e 13 sono in servizio dal 2011 e nel design richiamano lo stile Liberty delle tante ville costruite a Brunate durante la la Belle Epoque. Il periodo di massimo splendore di Brunate. Buon compleanno, cara e vecchia Funi.

Pizzo dei tre Signori salita da Pescegallo

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Quando sono arrivato al Rifugio F.A.L.C avrei voluto porre fine alle mie tribolazioni per il mal di piedi e avrei voluto porre le gambe sotto il tavolo all’ interno del rifugio. Dico avrei voluto, ma oggi non ho potuto. Oggi con me c’era il vice presidente del CAI di Vimercate che dopo un’ attimo di defiance non più lungo di un battito di ciglia si è subito ripresa e ha manifestato la chiara volontà di voler salire in cima al sovrastante Pizzo dei tre Signori. Ho abbozzato una timida difesai in favore dei miei piedi ma con scarso successo. Che potevo fare ? Quello che avreste fatto anche voi, stringere i denti, mettere lo zaino in spalla e incamminarmi su per il ghiaione. Alla piu’ disperata, pensavo, posso sempre tagliarmi i piedi. Fortunatamente non c’e ne è stato bisogno. Tutto è bene quel che finisce bene e l’ultimo chiuda la porta.

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Canalone Bobbio

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Il Canalone Bobbio è uno degli itinerari più frequentati del Resegone,un sentiero per escursionisti esperti panoramico ed avvincente, ripido senza diventarlo mai eccessivamente è l’itinerario più diretto per portarsi sulle creste del manzoniano monte delle tredici cime partendo dai Piani di Erna.

Cornello dei Tasso

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Cornello dei Tasso

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Cornello dei Tasso è una delle località della provincia di Bergamo dove meglio si conserva la struttura urbanistica di antica formazione della montagna orobica.La grande armonia del luogo, la densità delle momorie storiche, la maestosa via porticata, la chiesa medievale hanno sempre consacrato il sito tra i più emblematici ed importanti della storia e della cultura in Provincia di Bergamo.Raggiungibile solo a piedi tramite comode mulattiere, il borgo sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Brembo, lungo il vecchio tracciato della “Via Mercatorum”.Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico, caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani edificativi.