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Escursione a quota collinare finalizzata all’adrenalinico attraversamento del ponte tibetano Carasc. Ultimato nel novembre 2014, ma inaugurato solo il 31 maggio 2015, consente l’attraversamento della Valle Sementina, cosa del resto non necessaria: i due versanti della valle non erano mai stati collegati ma lo scopo è stato quello di invogliare gli escursionisti a visitare questa zona. Ora il ponte di Carasc è diventato l’attrazione principale della valle, coi suoi 270 m di lunghezza è il ponte sospeso più lungo delle Alpi, alto 130 m sul fondovalle ed è situato a 696 m di quota su entrambi i lati. Largo poco meno di un metro, ha una pendenza di ingresso del 24 % ed è costato 1.600.000 Franchi Svizzeri.

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Una breve escursione alla Capanna Monza per il Pra di Ratt con Fausto e Maria-Rosa.

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Il meteo non prometteva niente di buono per cui, non volendo rinunciare alla sgambata domenicale, la meta non poteva che cadere su un rifugio. La strategia si è rivelata giusta, perche’ se la salita si e’ stata asciutta la discesa è stata sotto un ‘acqua torrenziale. In compenso ho pranzato comodamente seduto all’asciutto e al caldo.

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Dalle Baite di Mezzeno alla Cima Papa Giovanni Paolo II (una volta chiamata Cima di Mezzeno) passando per il Passo della Marogella e per il Monte delle Galline. Escursione che richiede un certo impegno fisico e senso dell’orientamento. Gran parte del percorso si svolge su terreno non segnalato, sconsigliato in caso di cattiva visibilità per mancanza di punti di riferimento utili laddove si perde la traccia. Panorama grandioso lungo quasi tutto il percorso.

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Dopo una settimana in qualità di rifugisti al Del Grande-Camerini è giunta l’ora di passare il testimone ad Emanuela e a Stefano. Senza ombra di dubbio è stata una bella esperienza e ringrazio il CAI di Sovico per l’opportunità che mi ha offerto.Fin dal primo istante mi sono sentito come a casa mia e debbo confessare che al momento di tornare a valle mi è venuto il magone, but nothing is forever.

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Non era la prima volta che salivo al Del Grande-Camerini ma questa volta con una motivazione in più: salivo con l’amico Piero per dare il cambio a Giovanna e Silvano nella conduzione di questo bellissimo rifugio di proprietà del CAI di Sovico. Per una settimana sarei stato l’aiuto cuoco del master Cheff Piero. A distanza di alcuni giorni sono spariti tutti i timori della vigilia, Piero si sta rivelando un ottimo cuoco un eccellente intrattenitore e la clientela sembra trovarsi a proprio agio.

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Percorso in cui si respira un inquietante senso di isolamento. Nonostante il sentiero sia ben tenuto, nonostante ai piedi del Monte dei Tre Pizzi sorga l’omonimo ben tenuto bivacco-rifugio l’ambiente è primitivo. Forse questa mia suggestione deriva dal fatto che oggi una fitta nebbia nascondeva alla visuale tutte le montagne circostanti e cio alterava il mio senso dell’orientamento.

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Per la serie beato tra le donne: simpatica escursione nel ormai consueto Canton Ticino con Maurizio e le “Ragazze di Via Panisperna”

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Al nome di Cadagno si associa subito la splendida regione del Ritom.Infatti la capanna è situata in questa meravigliosa e vasta area, ricca di laghi, sentieri per escursioni pedestri e in mountain bike, per gite alpinistiche maggiormente impegnative o semplicemente per trascorrere qualche ora di svago in riva a uno dei tanti laghetti alpini.Di proprietà della Società Alpinistica Ticinese (SAT) Ritom, la capanna Cadagno è stata completamente rinnovata nel 2013. L’edificio si trova su di un promontorio che domina la stupenda Val Piora. Normalmente la capanna viene acceduta dalla Val Piora, ma noi che normali non siamo abbiamo preferito prenderla per cosi dire da dietro, dal Passo del Lucomagno attraverso la Valle dell’Uomo.

Venzù, venzù a Bellinzzona da Chass ( Vieni sù, vieni su a Bellinzona da Chiasso)

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La foto qui sopra non è reale bensì è un’ immagine computerizzata per mostrare la nuova struttura progettata dall’ arch. Botta che prenderà il posto dell’ attuale stazione di arrivo del famoso trenino a cremagliera del Monte Generoso. Durante l’escursione odierna sul Monte Generoso ho potuto verificare l’esistenza di un grande cantiere in avanzato stato di attivià. L’obbiettivo dichiarato è di concludere i lavori entro il 2016. Possiamo credergli !! Sono svizzeri.

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