Monte Zucco
Fare click sulla foto x ingrandire
Volevo essere là ma sono venuto quà. Sento che se fossi stato la….., ma questo non lo saprò mai. A chi non è mai capitato di vivere la tematica di “Sliding Doors” ?
Fare click sulla foto x ingrandire
Volevo essere là ma sono venuto quà. Sento che se fossi stato la….., ma questo non lo saprò mai. A chi non è mai capitato di vivere la tematica di “Sliding Doors” ?
Fare click sulla foto x ingrandire
Oggi ho deciso di prendermi una giornata di ferie e andare coi Ragazzi di via Bazzini a ciaspolare, la meta stabilita è il Pian dei Cavalli. Non ho la minima idea dove sia, ma non è un problema basta chiederlo a Google. Il dislivello da superare è di 900 m, per lo più con le ciaspole ai piedi troppi per i miei gusti, ma ormai non posso più tirarmi indietro: ho promesso a Roberto che a meno di una tegola in testa sarei andato con loro. Dato che la probabilità che l’evento si verifichi è praticamente nullo non mi resta che mettere lo zaino in spalla e andare. La giornata e’ molto bella, la neve è meravigliosa e, nonostante tutto, riesco a mantenere il contatto con gli altri anche se con un po’di fatica. Cosa avrei perso se a causa della mia ritrosia per le ciaspole non fossi andato, è proprio vero non bisogna mai fasciarsi la testa prima di averla sbattuta.
Fare click sulla foto x ingrandire
Quello che vedete nella foto è l’affresco della “Danza macabra” posta sulla facciata di casa Milesi a Cassiglio in Val Stabina. Secondo la tradizione, fino al 1600, le salme, dei defunti di Cassiglio non venivano sepolte nella propria valle ma venivano inumate nella valle adiacente, la Val Taleggio, e fin qui niente di strano, se non fosse per il fatto che a quei tempi la Val Stabina e la Val Taleggio comunicavano tra loro attraverso un Passo posto a 1500 m di quota. Questo voleva dire che per dare sepoltura al proprio caro era necessario trasportare la salma fino al Passo sovrastante il borgo di 800 m. Ed è proprio qui, in questo punto di congiunzione tra le due valli, che il defunto dopo aver ricevuto l’estremo saluto dai propri cari veniva preso in consegna dagli abitanti della Val Taleggio per essere sepolto nel sottostante cimitero di Pizzino. Da allora questo Passo è conosciuto come il Passo dei Baciamorti. L’affresco, questo singolare rito di commiato al Passo, mostrano quanto fosse profondo e radicato nella cultura del luogo il pensiero della Morte. Il sentiero che dal Lago di Cassiglio saliva al Passo dei Baciamorti, era a quel tempo, il modo piu’ rapido per raggiungere la Valsassina, ed ora che non ha ha più questa funzione, ora è conosciuto dagli escursionisti come Sentiero 101 delle Orobie Occidentali. La meta prescelta dell’escursione di oggi era la cima del Pizzo dei Baciamorti attraverso l’omonimo passo, dico era, perchè avendo perso il sentiero durante la salita ho ritenuto più saggio tornare sui miei passi e non sfidare la sorte cercando un’alternativa per raggiungere la meta ad ogni costo. La nomea del Passo è stato un ottimo deterrente.
Fare click sulla foto x ingrandire
C’è una valle nelle prealpi che sovrastano Luino e il Lago Maggiore, in cui il tempo sembra si sia fermato. Interamente solcata dal torrente Giona, che dal Monte Tamaro scende verso il Lago Maggiore, la Val Veddasca, italiana nella parte inferiore, svizzera in quella superiore, si presenta ancor oggi come una valle solitaria e selvaggia, dove molteplici sono le testimonianze della cultura rurale. Tra queste particolare menzione il borgo di Monteviasco privo, ancor oggi, di una carrozzabile di accesso, l’unica strada per raggiungere il paese è costituita da una mulattiera selciata di 1400 gradini che risale la valle. Il lungo crinale, in territorio elvetico, che congiunge il Monte Tamaro al Monte Lemma, costituisce la testata della valle: una delle mete escursionistiche estive più frequentate del Canton Ticino.
Fare click sulla foto x ingrandire
Il fiume Ticino, uno dei principali affluenti del Po, nasce dal passo della Novena (Nufenenpass) importante vallico che mette in comunicazione il Canton Ticino e il Vallese. Proprio dal Passo a 2.480 m di altitudine ha inizio la Val Bedretto. L’ampio solco glaciale è chiuso da montagne importanti, molte delle quali di altezza superiore
ai 3000 metri. Meta dell’escursione odierna avrebbe dovuto essere la Capanna Corno Gries, facilmente raggiungibile in condizioni normali dal Posso della Novena, ma oggi tali condizioni sono venute meno e così, a dispetto della bellissima giornata in Brinaza, siamo stai costretti da una tormenta di neve in prossimità del Passo a desistere dal nostro intento e a tornare prematuramente sui nostri passi. Quindi la visita alla avveniristica Capanna Svizzera e’ per il momento posticipata.
Fare click sulla foto x ingrandire
Classico percorso per ciaspolatori in quei di Ponte di Legno facilmente accessible in prossimita della partenza degli impianti di risalita.
Fare click sulla foto x ingrandire
Dopo l’improvviso Fault dicembre, la Maintenance di gennaio oggi ho provato a fare il Reboot. Un “Cold Start Reboot” visti i -8 gradi di questa mattina. Tutto sembra essere tornato come prima, certamente non sono ancora all’altezza di tenere il passo dei “Ragazzi di via Bazzini” ma sono fiducioso di poterlo fare presto, cosi da poter di tanto in tanto, quando gli impegni
di lavoro me lo consentiranno, unirmi a loro il giovedi e vedere con i miei occhi la nuova macchina fotografica di Robeto che si dice sia in grado di fare di tutto di piu’, perfino il caffe.
That’s incredible!!
Fare
click sulla foto x ingrandire
Fare click sulla foto x ingrandire
all’ escursioni