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C… quanta neve. Nelle poche ore trascorse al Rifugio Gherardi per il pranzo la neve ha cancellato le tracce lasciate durante la salita. Con fare circospetto entriamo in neve fresca, è più di quanto ci saremmo aspettati, ma non c’e tempo da perdere dobbiamo scendere. Molto probabilmente dovremo anche mettere le catene alla macchina, per fortuna che ieri ho acquistato un paio di catene che a detta del venditore possono essere montate anche da una donna. Speriamo sia vero, con quello che me le ha fatte pagare. Ma questo lo scoprirò solo una volta tornato alla macchina. Ora però il problema è come tornare alla macchina visto che la neve ha cancellato qualsiasi riferimento e non riusciamo più a trovare il sentiero per tornare. Siamo, come si sul dire, in braghe di tela. Se avessi portato con me il navigatore cartografico ora mi basterebbe premere l’opzione ” Take me back” e seguire a ritroso la traccia registrata durante la salita, ma non cè l’ho. Per fortuna, Marilena col suo cellulare riesce a contattare il 118. Ah!! le donne. Se non ci fossero bisognerebbe inventarle. Con le indicazioni telefoniche degli uomini del Soccorso Alpino individuiamo il sentiero. Non è il sentiero dell’andata ma poco male, l’importante è riuscire a tornare alle macchine prima che cali il buio. E così con la ritrovata baldanza eccoci di nuovo al parcheggio.
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