Rifugio Mezzalama

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Rifugio Mezzalama

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Rif. Grassi x la Via di Valbona

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Rifugio Grassi

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Il percorso dell’escursione odierna è la via di acceso più ripida per raggiungere il Rifugio Grassi. Se per qualcuno questa particolarità e’ un deterrente per i “Ragazzi di Via Bazzini” è un’attrattiva. Parafrasando Vasco Rossi “Loro sono fatti così”. Il sentiero della Valbona, come dicevo, è il sentiero più ripido e meno frequentato per raggiungere il Rifugio Grassi. Nonostante lo sforzo profuso per superare i 1340 m di dislivello e la fatica di aprirsi, a volte, un varco tra la vegetazione, oggi aleggiava all’interno del gruppo un’aria di cordiale allegria, senz’altro l’effetto benefico della presenza dell’ Esimio Professore che come consuetudine non si è risparmiato nel dispensare perle di saggezza. La vera sorpresa della giornata però, sono state le errate previsioni meteo che davano acquazzoni nel primo pomeriggio. Nella relazione finale, la seguente annotazione di Enzo :
ORE 16,15 : A INTROBIO UN SOLE BOLLENTE FOLGORAVA GLI UMANI.
Una dotta citazione da Blade Runner.

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Rifugio Monzino

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Rif. Monzino

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Bellissima salita al Rifugio Monzino col CAI di Lissone. Un sogno rimasto nel cassetto per piu’ di 40 anni ora si è avverato. Ricordo che ero un ragazzino quando soggiornando in Val Ferret senti parlare per la prima volta di questo rifugio, ma in tutti questi anni ho avuto altro da fare. La vita è fatta di priorità, ora ho tutto il tempo per realizzare quello che non ho potuto fare prima, almeno questo è la speranza.

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I primi 100 anni del Rifugio Gianetti

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Rif. Gianetti

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Domenica prossima si celebreranno ufficialmente i primi cento anni del Rifugio Gianetti, ma io che rifuggo la ressa dei grandi eventi, sono salito oggi alla Gianetti a festeggiare l’evento. E’ stata anche l’occasione, sulla strada del ritorno, per una breve visita al cimitero di Pilasco alla tomba di Alfonso Vinci, l’eclettico personaggio che negli anni 30 ha legato indissolubilmente il proprio nome ad una celebre via del Cengalo : lo “Spigolo Vinci”. Anche allora la base di appoggio per la memorabile impresa fu il Rifugio Gianetti.

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Rifugio Mario Merelli al Coca

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Rif. Mario Merelli al Coca

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È stato l’ultimo rifugio di Mario Merelli. Quello in cui l’alpinista ha fatto tappa nella tragica notte del 18 gennaio 2012 prima di avventurarsi sulle pendici del Pizzo Scais risultate purtroppo fatali. Quasi un commiato, un saluto veloce al «suo» Coca, autentico nido d’aquile, all’ombra dei giganti delle Orobie, che d’ora in poi resterà legato al nome dello scalatore di Lizzola in maniera indelebile.

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Rif. Baroni al Brunone

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Rif. Baroni al Brunone

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Dopo un periodo di latitanza per via della neve , di nuovo coi “Ragazzi di Via Bazzini”, che come loro consuetudine, tanto per non smentirsi, hanno anche questa settimana in programma una meta di tutto rispetto: il Rifugio Baroni al Brunone. Uno dei più alti rifugi delle Orobie (a quota 2297 m), sicuramente uno dei più faticosi da raggiungere, ma loro sono i Ragazzi di Via Bazzini e hanno una tradizione da difendere. Siamo in Val Seriana, al cospetto della tetra parete Orientale del Pizzo del Diavolo di Tenda e a un passo dalle maggiori elevazioni delle Orobie, il Pizzo Redorta, la Punta Scais, cime che superano i 3000 m. e che conservano tra i loro anfratti ancora qualche piccolo apparato glaciale. Millecinquecento metri di dislivello da superare, quattro ore di sofferenza ma ora siamo là, là, come dice Graziella, là dove osano le aquile.

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