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Descrizione
Partenza |
Montespluga (2000
m) |
Coord. inizio sentiero :
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Lat:
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Lon:
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Arrivo |
Passo
d' Emet (2294
m) |
Dislivello |
300 m |
Difficoltà |
E |
Tempo |
1h30 |
Segnaletica |
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Cartografia |
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Descrizione |
Poco dopo l’inizio del bacino artificiale di Montespluga si
incontra una strada sterrata (non transitabile con automezzi) che devia
sulla destra conducendo ad un gruppo di abitazioni. Seguendo il tracciato
della strada si sale in direzione sud-est attraversando gli ampi pascoli
situati ai piedi del versante sud del Pizzo Spadolazzo. Lasciata la sterrata
che prosegue fino ad una cava di granito, si prende il comodo sentiero
pianeggiante che attraversa tutta la testata della Val Scalcoggia, passando
alle pendici del versante sud del Pizzo Spadolazzo. Con un ampio semicerchio
si raggiunge il dosso erboso dove sorgono le baite e il Lago d’Emet.
Prestare attenzione all’ultimo tratto del sentiero roccioso e un po’
esposto. Proseguendo lungo lo stesso itinerario descritto sopra si raggiunge
il Passo di Emet. Dal rifugio si
costeggiano le sponde settentrionali del lago, piegando poi in direzione
nord-est per raggiungere facilmente la sella erbosa del Passo Emet (2.294
m). Il passo è anche indicato con il nome di Pass da Niemet; si apre tra il
Pizzo Spadolazzo (2.722 m) a nord-ovest e il Pizzo di Emet (3.210 m) a
sud-est. Il paesaggio intorno è caratteristico per le rocce modellate
dall’azione glaciale. È un passaggio frequentato fin dall’antichità tra
Madesimo e Innerferrera, ora notevolmente frequentato, sia per essere
situato sul percorso del Trekking della Valle Spluga, sia per la sua
vicinanza al Rifugio Bertacchi.
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Note |
http://flaviopontiggia.altervista.org/?p=5620 |
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