Descrizione |
Da Menaggio si segue la statale della Val Solda (Porlezza-Lugano)
per circa l km; al primo bivio si volge a destra seguendo le
indicazioni per Plesio. Si continua a salire fino a Breglia dove
si parcheggia in prossimità della chiesa. Si sale lungo il
sentiero che si diparte nei pressi del parcheggio fino a
incrociare la carozzabile. Si prosegue sulla strada per un primo tratto finché un cartello
indicatore non segnala il sentiero per il rifugio. Si prende
allora a sinistra una mulattiera che, dopo aver lambito di nuovo
la strada presso un tornante, continua a tornanti, fra spazi
erbosi e rado bosco di betulle. A quota 1120 m, presso una zona
di rimboschimento cintata, il percorso si divide. Seguendo una
delle due diramazioni, si giunge al rifugio. A nostro parere è
più consigliabile il percorso alto, quello di destra, assai più
panoramico. Sia sale ancora lungamente con parecchi tornanti
finché ha inizio un lungo tratto a mezza costa che, dopo aver
traversato la Val Pessina, raggiunge il dosso erboso dove sorge
il rifugio già visibile da lontano. Per giungere in vetta al
Monte Grona vi sono ora tre possibilità: a) seguire il sentiero
che sale ripido in direzione Nord tagliando i prati in direzione
Nord. Tralasciando a sinistra la deviazione più diretta per la
Forcoletta, possiamo proseguire raggiungendo la cresta che
collega il Monte Grona al Bregagno presso la graziosa chiesetta
di S. Amate, che sorge sull’omonima sella, a 1612 m. Da qui si
volge a Sud percorrendo il sentiero che segue la cresta
tenendosi sul suo lato occidentale per raggiungere sella della
Forcoletta. Da qui proseguendo su buona traccia risalire il
crinale Nord-est del Grona fino alla sua vetta settentrionale
dalla quale ci si abbassa brevemente all’ampia sella erbosa ove
giunge il sentiero della "Direttissima" (vedi itinerario b) per
poi salire (breve corda fissa metallica) alla piatta, ampia e
rocciosa sommità principale. b) seguire il ripido sentiero che
dal rifugio sale in direzione Nord-ovest e dopo aver lambito
alcuni roccioni entra in un grande ed erto canalone di erbe e
detriti. Per traccia ripidissima, scavalcando due volte lo
sperone Sud-est del Grona, percorso dalla Via Ferrata, si giunge
in cima al canalone, sull’ampia sella posta fra la vetta
principale e quella settentrionale. c) seguire le indicazioni
del sentiero "panoramico" che, oltrepassato l’attacco della "Via
Ferrata", sale gradualmente compiendo un arco di cerchio in
senso orario per poi ritrovarsi sotto la cima principale con gli
altri percorsi. |