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Descrizione

 Partenza
Piani di Bobbio (1640mt)

Coord. inizio sent :

Lat:

Lon:

 Arrivo  Dente dei Campelli  (2173m)
 Dislivello  500 m
 Difficoltà  EEA
 Tempo  4h
 Segnaletica  
 Cartografia  
 Descrizione

Da Lecco si raggiunge Barzio ( 800m ),seguendo la Statale della Valsassina. Da qui o in pochi minuti, tramite impianto a fune, o con comodo sentiero/carrozzabile, in circa 2.00h ci si porta ai <ai Piani di Bobbio.Dalla stazione di arrivo delle funivia, si raggiunge il Rifugio Lecco, dal quale si sale per l´evidente sentiero che in leggera pendenza si inoltra lungo il Vallone dei Camosci. Standone sul margine sinistro, ci si porta alle pareti che lo chiudono, dove si trova la targa che indica la ferrata. Seguendo tracce e rari segni rossi, si imbocca il canalone attrezzato con catene, e lo si risale fino alla forcella in cui è posto l´ attacco vero e proprio (1 ora dalla funivia). Dall´ intaglio ci si sposta a sinistra a prendere una verticale paretina che si rimonta con bella arrampicata (III+/IV-), quindi riusciti in cresta se ne segue il filo con facile ma aereo percorso fra rocce e spuntoni, comunque sempre protetti con catena o cavo. Giunti dopo un breve tratto pianeggiante tra erba ad un intaglio, lo si supera in discesa (II), risalendo poi per una fessura che si allarga a camino fino a portarsi sulla cima di un torrione, dal quale si apre un panorama mozzafiato, soprattutto sulla fronteggiante parete lungo la quale la ferrata continua. Assicurati al cavo, si disarrampica per una cinquantina di metri, dapprima lungo una stretta fessura, quindi per roccette sino ad un profondo intaglio, dopodichè sfruttando una scaglia staccata si risale la parete attraversandola interamente verso destra su appoggi piccoli ma netti. Superata una scaletta di alcuni metri, che consente di rimontare un camino altrimenti piuttosto difficile, si prosegue lungo un´ esposta ma facile cengia che conduce alla base dell´ ultimo canale/diedro. Lo si risale inizialmente lungo una impegnativa fessura, poi per una paretina mano mano più facile sino ad uscire a sinistra e prendere un canalino di sfasciumi che in pochi metri conduce al termine della ferrata. Pochi passi ancora e si è in vetta, al caldo sole del versante sud. Per la discesa occorre portarsi per evidente sentiero di cresta  ad una anticima sulla quale è posto un ripetitore. Poco sotto la cima appena raggiunta, per sentierino, si scende ad un intaglio attrezzato che permette di risalire alla cresta ed all'evidente sentiero. Pochi metri di catena e solo un piccolo passaggino in traversata che richiede un minimo di attenzione,ma per pochi secondi. Risaliti sulla cresta,in un paio di minuti si giunge all'anticima col ripetitore . Raggiunta l'Anticima col ripetitore, si segue l'evidente e facile sentiero normale di discesa  che, in poco tempo e senza pendenze rilevanti ,in mezzo a prati e grossi massi pullulanti di marmotte ,deposita sul sentiero n.101 delle Orobie a poca distanza dai rifugi Cazzaniga-Merlini e Nicola. Al bivio si prende il sentiero degli Stradini che in poco più di 1h30 ci riporta ai Piani di Bobbio

 Note  
 Post rel. http://flaviopontiggia.altervista.org/?p=4660